giovedì, dicembre 16, 2004





Il disco del ritorno alle origini per la celebre band irlandese e in effetti e' il loro disco migliore da un po' di tempo in qua. A me, sinceramente, non sono mai piaciuti tanto, forse perche' il loro rock "muscolare" e' fatto solo di ritmo sulla voce di Bono e mi manca da morire l'assolo della chitarra.... chissà ! Comunque il disco e' buono e loro piuttosto in forma.





Un disco particolare, uno dei piu' belli gli anni 80. Lei e' Tracey Thorn, voce profonda e soffusa, lui è Ben Watt, che le costruisce intorno un ambiente musicale perfetto per quella voce. Pop di classe, mescolato a jazz, Brasile e quant'altro, un ascolto piacevolissimo.

venerdì, dicembre 10, 2004




Greatest hits per un grande, non un grandissimo ! Billy Joel e' stata per lungo tempo la risposta americana ad Elton John. Belle canzoni, un disco mitico (The stranger, 1977) ma un gradino sotto il "modello" su cui si e' costruito. Qui ci sono le sue più belle su due cd.



La classe non è acqua e qui si sente. Ogni sua uscita discografica e' comunque un evento ! Ballate lievi, testi che sono - da soli - una coreografia; mi ha sempre stupito la capacita' di Conte di creare dei testi attraverso le assonanze - e non il senso - delle parole. Tuttavia i dischi mitici sono altri; per uno come l'Avvocato, questa qui e' routine. Comunque buono.

venerdì, dicembre 03, 2004




Giovane, voce molto soul, ha fatto il botto con il primo disco all'eta' di 16 anni. Adesso continua ad avere la voce splendida ma vira un po' (sic !) verso il pop. Sempre piacevole, ma si vede che c'e' lo zampino del marketing.

giovedì, dicembre 02, 2004





W il rock sudista, quel rock sangue-sudore-lacrime che "fa sangue" tutte le volte che lo ascolti, anche in questo caso non si sbaglia ! I Gov't Mule vengono da una costola dei mitici Allman Brothers e suonano con lo stesso spirito. Dedicato a chi piace il rock "sporco" con la chitarrozza distorta che picchia come uno stagnino. Potente, ma non heavy, piuttosto bluesy ! Go, man !





Beh, giu' il cappello davanti an un grandissimo ! Graham Nash e' uno degli autori che piu' mi entusiasmano per la sua facilità di scrittura. Continua implacabile, a dispetto della sua non piu' verde eta (62 anni), a produrre dischi di grande livello. Country rock ballad di classe e voce da sogno. So long, Graham !





Non mi aveva mai convinto fino in fondo, invece ascoltando i primi brani di questo disco mi sono detto: "Toh, questa volta ha fatto il botto". Beh... sì e no, la seconda parte del disco e' meno coinvolgente. Certo, lei la voce ce l'ha eccome ! Basta sentire la prima traccia per convincersene. Una cantante jazz a tutto tondo. Brava !





Il co-autore, insieme a Don Henley, della magia degli Eagles, mitica band di country-rock che ancora oggi cavalca i palchi di tutto il mondo. Un disco che ha quasi 15 anni ma non li dimostra: un pizzico di soul nero in una sana tradizione della west-coast bianca americana. Forse il suo disco migliore da solista.





Un disco finalmente decente per un mito del pop mondiale. FInalmente un po' di quel sound che lo ha reso uno dei più grandi musicisti. L'ho messo su da 10 minuti e non ho più smesso di battere il piedino... bentornato, mr. Elton John