mercoledì, dicembre 28, 2005




Ragazzi, questa qui e' una colonna sonora che puo' fare a meno del film ! Davvero straordinaria, raccoglie musicisti nei Paesi che si affacciano sul Nilo, gli mette insieme l'Orchestra Filarmonica di Praga e sparano un disco di una bellezza estrema, emozionante e intenso come pochi. Lo trovate su www.cdbaby.com. Imperdibile !




Ancora un disco di Celentano (ne ho trovati tre al prezzo di uno dal mio "spacciatore" di fiducia, abbiate pazienza, e' l'ultimo !) Il brano che da' il titolo e' ancora uno dei suoi cavalli di battaglia, l'anno e' 1976, anche questo e' un documento musicale interessante dell'epoca.




Disco standard del grande Canadese, uno degli uomini di punta del country-rock. La voce e la chitarra sono sempre straordinarie, le composizioni non sono spaziali, ma comunque il livello e' sempre una spanna sopra i suoi imitatori. Ugh !




Un "must" di uno degli artisti piu' significativi del rock americano, legato alle tradizioni musicali del suo Paese, ma attento a descrivere con un rock potente le fatiche, le disillusioni e i sogni di un popolo. Qui uno dei suoi dischi simbolo, targato 1975.




Altro disco fondamentale del Molleggiato che sforna uno dei suoi successi piu' duraturi, sbattuto fuori alle eliminatorie del Festival di Sanremo del 1966, ma il successo di pubblico e' straordinario e ancora oggi e' forse la canzone piu' conosciuta (con Azzurro) di Celentano. Il disco rispecchia la situazione musicale in Italia degli anni 60. Documento.




Il primo disco di Celentano, recuperato da una bancarella in formato cd naturalmente, porta tutta l'ingenuita' del Molleggiato prima maniera. Cantante che comunque ha segnato un'epoca, Celentano qui si fa conoscere con alcune canzoni che resteranno per sempre.

martedì, dicembre 27, 2005




Anche in Italia, per restare in tema di chitarre, i chitarristi non mancano, anche se molti non si conoscono. Antonio Forcione mi ha colpito: musica mediterranea, grande padronanza dello strumento, disco molto piacevole e ascoltabile, tutto gia' ascoltato, niente novita' particolari, ma una freschezza insolita. Good.




Chitarre, chitarre, chitarre... lo strumento che negli ultimi 40 anni ha avuto la "crescita" maggiore sia come capacita' strumentale che come popolarita'. Ecco qui un cantautore canadese piuttosto famoso che improvvisamente fa un disco di sola chitarra, niente voci o canzoni. Incredibilmente non annoia, ma anzi ci regala alcune perle davvero notevoli per composizione e esecuzione. Un disco che emoziona.




Un grande chitarrista, prolifico come pochi, che alterna grande audacia e inventiva a cose piu' "standard". Davvero due cd particolari per chi ama le chitarre "diverse", non di routine. Meglio il primo disco ma tutti e due di ottimo livello.