domenica, gennaio 08, 2006




Giu' il cappello davanti ad un grandissimo. Con 17 nomination all'Oscar per colonne sonore sempre splendide (una su tutte, Nove settimane e 1/2), Randy Newman e' un monumento della musica americana e non solo. In questo disco raccoglie alcune perle del suo repertorio, eseguendole solo con piano e voce. Grande.

mercoledì, dicembre 28, 2005




Ragazzi, questa qui e' una colonna sonora che puo' fare a meno del film ! Davvero straordinaria, raccoglie musicisti nei Paesi che si affacciano sul Nilo, gli mette insieme l'Orchestra Filarmonica di Praga e sparano un disco di una bellezza estrema, emozionante e intenso come pochi. Lo trovate su www.cdbaby.com. Imperdibile !




Ancora un disco di Celentano (ne ho trovati tre al prezzo di uno dal mio "spacciatore" di fiducia, abbiate pazienza, e' l'ultimo !) Il brano che da' il titolo e' ancora uno dei suoi cavalli di battaglia, l'anno e' 1976, anche questo e' un documento musicale interessante dell'epoca.




Disco standard del grande Canadese, uno degli uomini di punta del country-rock. La voce e la chitarra sono sempre straordinarie, le composizioni non sono spaziali, ma comunque il livello e' sempre una spanna sopra i suoi imitatori. Ugh !




Un "must" di uno degli artisti piu' significativi del rock americano, legato alle tradizioni musicali del suo Paese, ma attento a descrivere con un rock potente le fatiche, le disillusioni e i sogni di un popolo. Qui uno dei suoi dischi simbolo, targato 1975.




Altro disco fondamentale del Molleggiato che sforna uno dei suoi successi piu' duraturi, sbattuto fuori alle eliminatorie del Festival di Sanremo del 1966, ma il successo di pubblico e' straordinario e ancora oggi e' forse la canzone piu' conosciuta (con Azzurro) di Celentano. Il disco rispecchia la situazione musicale in Italia degli anni 60. Documento.




Il primo disco di Celentano, recuperato da una bancarella in formato cd naturalmente, porta tutta l'ingenuita' del Molleggiato prima maniera. Cantante che comunque ha segnato un'epoca, Celentano qui si fa conoscere con alcune canzoni che resteranno per sempre.

martedì, dicembre 27, 2005




Anche in Italia, per restare in tema di chitarre, i chitarristi non mancano, anche se molti non si conoscono. Antonio Forcione mi ha colpito: musica mediterranea, grande padronanza dello strumento, disco molto piacevole e ascoltabile, tutto gia' ascoltato, niente novita' particolari, ma una freschezza insolita. Good.




Chitarre, chitarre, chitarre... lo strumento che negli ultimi 40 anni ha avuto la "crescita" maggiore sia come capacita' strumentale che come popolarita'. Ecco qui un cantautore canadese piuttosto famoso che improvvisamente fa un disco di sola chitarra, niente voci o canzoni. Incredibilmente non annoia, ma anzi ci regala alcune perle davvero notevoli per composizione e esecuzione. Un disco che emoziona.




Un grande chitarrista, prolifico come pochi, che alterna grande audacia e inventiva a cose piu' "standard". Davvero due cd particolari per chi ama le chitarre "diverse", non di routine. Meglio il primo disco ma tutti e due di ottimo livello.

martedì, ottobre 04, 2005






Uno dei pianisti che piu' ha influenzato Miles Davis e qui si capisce perche': idee !! Chi suona questo disco (sono incisioni del 1955) e' un ragazzino 25enne che viene notato dal grande Miles.
"Un manipolatore di spazi e silenzi" dice di lui il portale allmusic.com... beh, non solo, l'istinto della melodia e del riff ce l'ha eccome ! Ascoltare per credere.






Finalmente un disco decente ! Qui esce il Paul musicista, quello che pensa la musica, non quello di "Back in u.s.". Brani molto ben composti, ben suonati e cantati con ispirazione. Very english pop, wow !!






Che nostalgia ! Una delle poche donne strumentiste del rock, bassista e cantante, vestita di pelle nera, con il singolo "Devil gate drive" si fece ascoltare per anni, ho trovato questo g.h. a poco. Rock-pop anni 70 (d'altronde erano gli anni 70 !), movenze scatenate, riot grrrls ante litteram, qualche bel brano lo ha fatto. Simpatico !





Ti piace vincere facile, dice una pubblicita' ? Beh, qui e' proprio facile vincere un buon ascolto con uno cosi'. Una leggenda del rhythm & blues (non l'arenbi di oggi,ok ?) voce potente, ritmo incalzante, lenti assassini.. insomma non si puo' pretendere di piu'.






Hanno venduto milioni di copie in America, in Italia sono poco conosciuti. Sono pero' musicisti davvero coi fiocchi, originali, immaginifici, vedono una musica che pochi sanno cogliere. Mi affascinano

domenica, luglio 03, 2005





Anche questo qui era di un altro pianeta, soprattutto quando aveva in mano la chitarra. Uno dei piu' innovativi chitarristi di sempre, capace di riscrivere la storia della chitarra moderna, in questo disco si ascoltano alcune delle tracce piu' significative del suo repertorio per chitarra sola. Purtroppo la morte lo ha ghermito prima di poterci regalare nuove emozioni. Un grande della musica.






Uno dei piu' bei dischi da un po' di anni a questa parte di uno dei piu' rappresentativi rocker d'oltremanica. Van "the man" qui e' ispirato, blues e jazz sono presenti in dosi importanti, la magia del rock continua. Bello.





Beh, questo qui e' di un altro pianeta. Discendente della tradizione vocale jazz, ne oltrepassa i limiti, facendo di tutto solo con la sua voce. Impensabile la varieta' dei suoni che riesce a fare, delle sfumature che riesce a dare, degli strumenti che riproduce in maniera fedele e personale. Uno dei piu' grandi talenti musicali del secolo scorso.





Italiana, 20 anni, voce particolare, polistrumentista e compositrice, gran bel talento soprattutto per la voce, L'aura fa un disco molto particolare, disegnato su misura per lei. Inglese, italiano, rock, pop e melodia, rabbia e gioco si alternano in queste tracce. Ricorda un po' Elisa, anche per il percorso artistico e la permanenza negli States, ma secondo me e' piu' brava.




23 anni, inglese, cantautore con la melodia facile, fragile e intenso, voce espressiva, ricorda l'americano Jeff Buckley per la capacita' di mettersi a nudo in una canzone. Non sempre azzeccate le scelte musicali, ma interessante e originale. Puo' solo crescere.

sabato, maggio 14, 2005




Ho una gran simpatia per questo gruppo torinese che ha lasciato una traccia importante in quello che ormai si puo' definire l'underground del nuovo millennio. Negli anni 90 infatti era uno dei gruppi emergenti non solo a Torino. Ska, reggae, fiati cubani e testi molto trendy, anche questo loro nuovo lavoro acchiappa un sacco. Bellissima la traccia strumentale iniziale, con la sezione fiati in evidenza, ma anche le altre traccie meritano ascolto e acquisto. Bravi.

sabato, maggio 07, 2005




Giù il cappello davanti ad un grandissimo, questo disco lo mette "nudo" davanti al piano e si capisce perchè è considerato uno dei più grandi di tutti i tempi. Melodie semplici, lineari ma poetiche davvero. A chi ama il piano jazz più intimo.




Viso sbarazzino, 22 anni, tanto tanto talento. Cincotti e' un americano di New York con chiare origini italiane che canta e suona come un veterano consumato. Pianista, cantante ma soprattutto compositore e arrangiatore, grande personalita', questo disco lo consacra. Swing sì, ma anche il pop americano e il pianismo jazz. Davvero super !




Un disco dalla cantina, 40 anni fa. Qui ci sono i giovani Neil Young, Steve Still, Richie Furay che cominciano con questo disco a fare la storia del rock targato west-coast. Ballate solari, primi tentativi di rock energico ma sempre con un occhio alla melodia.



Nick the nightfly - Night & day 9

Le compilation non mi sono mai piaciute, se non quelle che faccio io artigianalmente. Sono troppo personali i gusti e i modi di accostare le canzoni che difficilmente ti possono piacere quelle che fanno gli altri. E invece... questa compilation e' davvero bella - sempre a mio gusto - svaria da James Brown a Joe Barbieri, da Dee Dee Bridgewater a Eva Cassidy a Tony Bennet.... insomma, mi piace. Il target musicale e' quello di Radio Montecarlo.




Lei ha il timbro vocale di un fenomeno come Billie Holiday, la freschezza di una quasi debuttante, il coraggio di cimentarsi su canzoni non proprio semplici da cantare. Il risultato la premia, un disco come se ne fanno pochi, con tanto gusto, grazia ed eleganza. Brava !




Il boss incanta con il suo lato piu' acustico e minimale. Voce roca, chitarra e armonica, Springsteen a mio parere e' uno dei pochi, insieme a Dylan e Young, che possa girare gli stadi "one man band", cioe' da solo con chitarra e armonica. Intesto e lirico, struggente e violento, liriche tese e disilluse, un grande disco.




Nella stessa confezione del disco precedente un altro live per Baker, registrato quasi vent'anni piu' tardi del precedente. Si sente la differenza, un suono piu' sofferto, meno limpido ma anche piu' lirico ed espressivo. Il doppio disco l'ho trovato su www.djangos.com a 8 $.




Chet Baker non ha bisogno di presentazioni: una tromba intensa e melodica, una voce ruvida e dolce nello stesso tempo, uno dei piu' grandi jazzman del secolo scorso. Un live con due pezzi straordinari, "Round midnight" e "Milestone", per un grande artista.